Lo ammetto. La corsa non è mai stata tra le mie passioni. Anzi, se devo dirla tutta, tra gli sport che
ho praticato, proprio la corsa era per me una noia.
Ma come si dice “mai dire mai” e così è stato.
Da circa due anni mi sono avvicinata a questo sport, grazie alla mia amica ‘socia’, la Mari che mi ha
spinta ad accompagnarla agli allenamenti. Ebbene si… iniziato tutto per caso, oggi posso dire che
non posso farne a meno.
E sapete perché? Correre mi da quella sensazione di serenità e pace, sono spensierata, mi rilasso,
un momento tutto per me che mi aiuta a ‘staccare la spina’ ed evadere. Si proprio così! Fuggire
dalla frenesia di tutti i giorni, dal lavoro e dai mille impegni. Ho capito che la corsa come la
camminata fanno bene si al corpo, ma credetemi fanno ancor meglio alla mente.
A gennaio di quest’anno entro a far parte della ASD Marathon Cavalli Marini Chioggia e da qui
inizia il mio meraviglioso viaggio insieme a super atleti e soprattutto persone speciali.
Voglio raccontare le mie più importanti e significative avventure. Dico proprio avventure perché
non avendo mai praticato la corsa, ho voluto partecipare comunque a qualche competizione senza
esperienza alle spalle, senza una vera ed appropriata preparazione fisica e perché no, psicologica.
Ho voluto buttarmi e dire “io c’ero e ce l’ho fatta”. Tra marce domenicali, staffette, camminate e
corse sui colli, tutto all’insegna del divertimento e dell’ottima compagnia, a febbraio arriva la mia
prima gara competitiva a Verona, la “Giulietta e Romeo Half Marathon”. Agitatissima e con il cuore
che mi esplodeva dentro al petto, non sapevo se sarei riuscita a concludere una corsa di 21 km
mantenendo un ritmo regolare, senza affaticarmi tanto. E invece, cari miei, è andata e l’ho portata
a termine in 1 ora e 50 minuti. Per me erano solo numeri, ma per i miei compagni runners era un
ottimo tempo per essere la prima volta. Orgogliosa e felice, mi son data una pacca sulla spalla… “E
Brava Ilaria”.
Da li continua la stagione delle corse varie e ovunque, degli allenamenti collettivi del giovedì sera
sempre insieme ai Cavalli. Partecipo alla StraFerrara di 13 km, alla Venice Night Trail di 16 km di
notte nella magica Venezia, alla Caminà per Ciosa e Marina organizzata dalla società, alla
Comacchio Half Marathon, poi alla Jesolo Moonlight Half Marathon. Significativo per me è stato il
Circuito Adriatic LNG dove ho partecipato a tutte 5 le tappe arrivando sempre a premiazione e
nell’ultima gara addirittura premiata al 3° posto per punteggio complessivo e costante
partecipazione.
Tante emozioni e anche tante piccole soddisfazioni, a dirla tutta! Una strada tutta in salita per me,
tanti obiettivi raggiunti e molti altri ancora da raggiungere…
Ma arriviamo all’estate. Visto l’anno delle prime volte e del mio continuo mettermi alla prova, il
mio sogno… la Venice Marathon – 22 ottobre 2023. Si corre in casa perché no… proviamoci!! Lo
so, non corro da molto, non ho basi solide e preparazioni adeguate, ma in cuor mio ho pensato
“massi la faccio, come va va”.
E insieme alla mia super amica, la Mari, abbiamo fatto la pazzia e ci siamo iscritte. Ce la vogliamo
godere, vogliamo divertirci, qualsiasi cosa ne uscirà, va bene lo stesso, saremo felici di esserci

state! Affrontare 42 km di certo non è una passeggiata, è faticoso e quindi abbiamo preso la cosa
sul serio ed abbiamo iniziato allenamenti specifici, corse lunghe, sveglia al mattino alle 5.00 per
allenarci e rientrare in tempo per andare a lavoro ed occuparci dei bambini. Tanti sacrifici per
poter organizzare tante cose tutte insieme, allenamenti, lavoro e famiglia.
Tutto procedeva per il meglio, finché a fine luglio durante un consueto allenamento, accuso un
dolore fortissimo all’interno coscia. Ho pensato che sicuramente non avevo fatto un adeguato
riscaldamento, provo a camminare un po' per poi ricominciare a correre, ho pensato.
Da quel giorno non ho più corso per due mesi: strappo muscolare con conseguente frattura ischio-
pubica. E quindi? Riposo assoluto se non un po' di nuoto. Potete immaginare il mio stato d’animo.
La disperazione. Il mio obiettivo e soprattutto il mio sogno, la regina di Venezia, andato in fumo.
Contavo sul calendario i giorni al grande evento. Con la testa ero già li, mi sono immaginata la
partenza insieme ai miei compagni di squadra e alle migliaia di atleti da tutto il mondo e invece… il
sogno, che a breve sarebbe diventato realtà, è rimasto un sogno ed ho dovuto rinunciare a tutto. Il
recupero è stato ed è tutt’ora molto lento, a distanza di tre mesi non sono ancora guarita del
tutto.
Ma nonostante il mio sconforto e la mia rabbia dentro, la miglior cosa da fare era lasciarmi tutto
alle spalle, non abbattermi e sostenere la Mari ed accompagnarla nel suo percorso fino ad arrivare
al gran giorno.
Posso dirlo… il 22 ottobre alla Venice Marathon io c’ero! La mia prima maratona in vesti diverse,
vissuta da dietro le transenne a fare il tifo per i miei compagni che stavano affrontando i 10 – 21 –
42 km, ma in cuor mio ero li soprattutto per la Mari, pronta ad accoglierla a braccia aperte e gioire
insieme a lei per il suo successo.
Ho urlato i nomi di tutti i Cavalli Marini, che poco per volta arrivavano al traguardo, mi sono
emozionata con loro e per loro. Un turbinio di emozioni continue, fino alla fine. Sono esplosa di
felicità, tanti sorrisi e lacrime di gioia. Qualcosa di indescrivibile, una sensazione straordinaria.
Si sa, nello sport si vince, si perde, si cade, ma soprattutto quando c’è vera passione per quello che
si fa, ci si rialza più forti che mai per raggiungere i propri obiettivi.
Ora non mi resta che aspettare il mio momento, la mia rivincita, la mia prima maratona, la mia
prima volta che presto arriverà. Pazienza e costanza mi porteranno a ricominciare alla grande
“Never give up”.
Intanto mi godo tante avventure insieme ai miei compagni di corsa, nei limiti del possibile da
atleta o sicuramente da miglior supporter della squadra.
Grazie Cavalli Marini, siete stati per me una scoperta e siete entrati nella mia vita con il botto.
Fiera di farne parte.