I giorni 21 e 22 Maggio 2022 ho partecipato alla gara competitiva del “PASSATORE” 100 km di corsa con
partenza da Firenze e arrivo a Faenza attraversando il passo delle Croci e il temutissimo passo della Colla,
in qualità di runner della società ASD MARATHON CAVALLI MARINI. Sono fiero e onorato di rappresentare
questa società e soprattutto di avere colleghi di corsa che sono “GRANDISSIMI AMICI”. Infatti la chat mi
hanno sostenuto, tifato,incitato seguendomi da casa e guardando la mia posizione. Quando sono stato in
difficoltà qualcuno mi ha anche chiamato per darmi conforto. La partenza si è svolta alle 15.00 nella
bellissima cornice di Piazza del Duomo a Firenze. I partecipanti sono stati 3357. Giornata calda, anche
troppo, il termometro segnava 31 gradi. Siamo pronti e carichi e soprattutto con il sorriso sulle labbra, per
smorzare la tensione mi dedico a qualche foto e selfie. Ci siamo, viene effettuato un minuto di
raccoglimento per ricordare “il PIRI” l’organizzatore del passatore scomparso quest’anno. Ecco lo sparo
della pistola che sancisce la partenza. Si inizia a corre con andatura lenta a 6’ al Km. E’tutto calcolato nella
mia mente. D’altronde sono tre anni che aspetto questo momento ed ho studiato benissimo il percorso. I
primi 5 km sono fatti di corsa e vanno via lisci…ecco la prima importante salita(salita del Fiesole). Inizio a
mettere in pratica i suggerimenti ed i consigli degli esperti che hanno fatto il Passatore:” Non aver paura di
camminare sulle salite e non bruciarti subito. Non aver timore se ti superano, vai con il tuo passo….poi
recuperi più avanti”. Così ho fatto, inizio a camminare con il sole che mi brucia le spalle, ho anche lo zaino
che pesa 3 kg con materiale tecnico da portarsi fino all’arrivo perché quest’anno non è consentito il cambio
al Passo della Colla. Si continua a salire fino al Passo delle Croci. Arrivato c’è il ristoro. Mi fermo e mangio
qualcosa. Siamo appena al 17 Km e mentre sto per ripartire incitato da un folto pubblico, ho una visione
vedo Boscolo Romano con la bici che ci fa d’assistenza(poi non lo rivedo più). Mi dice:”Vedo che mi hai
ascoltato bene. Ora c è la discesa dove puoi correre ma non troppo e poi hai la terribile salita del Passo
della Colla. Vai piano, non bruciarti”. Ascolto i suggerimenti di Romano e corro in discesa con andatura
sempre a 6’ al Km. Siamo a Borgo San Lorenzo(31 km) e ammiro questo luogo. Si inizia a salire dolcemente
fino al 37 km e da qui fino al 48 km c’e una terribile salita con pendenze che sfioranno anche 18%. Inizia a
far sera, non hai più punti di riferimento, il cellulare non ha più rete, sei solo. Arriva il primo ed unico
pensiero negativo e nella mia mente rimbomba una frase:” Ma chi me lo ha fatto fare!” viene subito
accantonato con un altro pensiero più inciso e forte:” Sto andando benissimo… e il mio sogno…sono
caparbio e tenace…lo dedico a tutti gli AMICI runner che non possono correre…..rappresento una società e
la mia città bellissima:CHIOGGIA”. Arrivo al Passo della Colla…sembra giorno vi sono vari stand gestiti dai
fantastici alpini, ci si può cambiare indumenti(quelli dello zaino) e soprattutto si può mangiare. C’è di tutto
dalla piadina alla pasta al brodo caldo. Il tempo minimo per cambiarmi e rifocillarmi e giù per una rapida
discesa …finalmente corro sempre con andatura tranquilla fino a Marradi da dove mancano 35 km al sogno
Ecco l’imprevisto: si sono formate delle grosse vesciche sotto i piedi che ad ogni passo è come sentire uno
spillo che ti entra dentro la pelle. Sosta tecnica per mettermi i cerrotti e si riparte verso l’obiettivo
Brisighella. In questi 20 km che separano Marradi da Brisighella non c’è nulla che ti aiuta a distrarti e se non
sei forte,tenace e caparbio potresti cedere alla tentazione di mollare e dire”Facciamola finita qui!”. Per
distorcere questo pensiero comincio ad apprezzare la corsa notturna in solitaria sentendo ed ammirando la
natura: sento il rumore dei ruscelli, il gracchiare delle rane, ammiro le lucciole che volano accarezzando il
prato, vedo il lungo serpentone dei runner dietro di me che illumina la strada con la pila frontale e
soprattutto sento il mio respiro ed il battito del mio cuore. In pochissimo tempo senza accorgermi arrivo a
Brisighella (-12 km al sogno), qui un lunghissimo rettilineo ti porta a Faenza. Passo dopo passo è dal 70 Km
che non corro più a causa del calvario delle vesciche, ma per arrivare alla meta bisogna SOFFRIRE. Dopo la
rotonda dove è posta la statua del brigante del Passatore, mancano 3 km al traguardo. Sembrano una
eternità….. La gente che ti guarda con curiosità e stima ti dà gli ultimi incitamenti. La piazza all’arrivo è
gremita di persone che ti applaudono e tu rispondi o cerchi di farlo con un sorriso di gratitudine. Uno
scambio di sguardi tra chi si è appena svegliato con il cuscino segnato in viso e altri seduti al bar a fare
colazione e te che hai una faccia gonfia da assenza di sonno e da chilometri fatti e dal calvario delle
vesciche. Fai gli ultimi passi che ti portano sotto lo striscione del centesimo chilometro, hai ancora la forza e
il tempo di prendere il cellulare per farti un video per ringraziare tutti quelli che ti hanno sostenuto…..taglio
il traguardo con le lacrime e il sorriso…..ho realizzato un fantastico sogno….ora posso dire di essere un
ULTRAMARATONETA.