11 novembre 2018, è arrivato il grande giorno. Oggi affronterò la mia seconda mezza, questa volta nella bellissima Ravenna.
Il sabato andiamo a ritirare i pettorali io per la mezza, il mio zione per la regina e il resto della famiglia per la 10km. Abbiamo un primo assaggio dell’atmosfera colorata, chiassosa e gioiosa del mondo dei runners. Già l’adrenalina comincia a salire ma, in fondo, mi sento abbastanza tranquilla. Dopo una magica piadina d’obbligo direi, andiamo a fare un tour di più di 3 ore con la guida ai vari monumenti di Ravenna e ci riempiamo gli occhi con colori dei suoi splendidi mosaici. E il mio pensiero corre in continuazione alla medaglia mosaicata….la più bella d’Europa!
E dopo una breve sosta in albergo si va a cenare al Paiolo dove è doveroso cenare con un enorme piatto di tagliatelle al ragù. Divine. Squisite. Una giornata magnifica cercando di non pensare al giorno dopo. Eppure una vocina in fondo mi diceva che tra poche ore sarei stata in strada a correre da sola… ma un’altra voce mi sorgeva dal cuore e mi rassicurava che ce l’avrei fatta.
La mattina fatidica facciamo colazione presto, alle 6.30, i tavoli occupati da altri runners assonnati, io invece sveglia come un grillo. Risalgo in camera e mi riposo, in realtà passo e ripasso con la mente il percorso che avrei fatto di li a poco. Da sola. Da sola! Senza nessuno a farmi compagnia! È questo che mi spaventa maggiormente.
Comunque alle 8.30 io e mio zio ci avviamo alla partenza. E ci si presenta uno spettacolo magnifico, che non manca mai di emozionarmi. Migliaia di runners colorati, allegri, chi fa stretching, chi gli immancabili selfie, chi controlla il GPS. Una marea di allegria e di sorrisi intorno a noi.
E mi unisco anch’io: comincio a ridere, sorridere, a ballare e fare foto. Arriva il momento di separarsi, lo zio va nella griglia verde e io in quella rossa. Già comincio a preoccuparmi: e adesso? Sono sola… Mi guardo intorno, migliaia e migliaia di persone. E invece faccio subito amicizia con due ragazzi di Ferrara e il tempo scorre veloce fino all’arrivo della partenza. E lì corro. Comincia la MIA CORSA. Da sola. Scopro di avere energie che non sapevo di avere. Corro sempre, ininterrottamente, senza mai fermarmi. Prima dei ristori, un gel, un magico gel. Un bicchier d’acqua e poi via. Le gambe cominciano a sciogliersi, passiamo il centro, magnifico, ma con i sampietrini che mi costringono a rallentare. E comincio a stancarmi. Le gambe diventano dure e il ristoro del 10º km non arriva più. Non ditemi che non l’ho visto!! Lo vedo, lo vedo! Le gambe cedono, mi fermo per la prima volta dopo 10 km. Però! 10 km di seguito senza fermarmi. Sono contenta ma faccio fatica riprendere. Intorno a me i runners vanno avanti, corrono forte, prendendo al volo i bicchieri d’acqua. E adesso? Ricomincio pian piano a correre e mi accodo a due ragazzi con un’andatura simile alla mia. Naturalmente attacco subito discorso e facciamo amicizia. Scopro che corrono e camminano, alternando ogni 500 m. proprio come facciamo noi nel nostro allenamento del giovedì sera. Che sollievo! Decido di fare con loro il resto della gara. Panda segna il ritmo e io e Nadia lo seguiamo a ruota. Tanta fatica, i chilometri passano, il tempo anche. Eppure nasce una bellissima amicizia, la solidarietà e la condivisione di quest’impresa ci unisce e io sento già di voler bene a entrambi.
Ogni tanto incrocio qualche runner della mia società e, nonostante la stanchezza, parte spontaneo il nostro grido d’incoraggiamento “Go CAVALLI GOOO” e mi pervade una grande energia. Sono felice, so che ce la farò e ce la farò divertendomi e con la felicità nel cuore. E così è. All’ultimo km Nadia rimane indietro, Panda laspetta e io aspetto loro, non posso lasciarli. Arriviamo insieme. Sono felice, allargo le braccia e sorrido al mondo, io e Nadia ci abbracciamo forte e qualche lacrima di sollievo e felicità scende dai nostri occhi.
Non vedo l’ora di fare la prossima….!