La Mia Venice Night Trail
Vi assicuro che oggi sarò breve in quanto, le emozioni che si vivono in questa gara, così unica nel suo genere, devono essere vissute in prima persona…
Ci troviamo al consueto punto di ritrovo a Borgo S.Giovanni alle ore 15.50, pur sapendo che la partenza sarebbe stata alle 21.00: conoscendo le insidie delle SS309, e le difficoltà di trovare parcheggio al parco S. Giuliano, abbiamo deciso di essere previdenti.
Dopo il ritiro del pacco gara, ed un girettino allo scarno expo, non ci resta che anticipare la cena da sportivi mangiandoci i panini portati da casa (mentre le Pink si abbuffavano con tramezzini e birre nel vicino bar del parco); alle 18.30 ci indirizziamo alla partenza dello navette direzione S. Basilio: dopo un’attesa di oltre 40 minuti, senza riuscire ad entrare nei bus, decidiamo di comportarci da “veri chioggiotti” saltando la fila ed “assaltare” il primo mezzo che stava arrivando.
Dopo il rito della vestizione indossando le nostre nuove divise sociali (oltre al mio immancabile sacchetto della spazzatura porta fortuna), non perdiamo l’occasione di farci immortalare con le nostre consuete “ghigne” e a condividere un paio di video live su Facebook (Edy stai attento che rischi di perdere lo scettro del Re dei Social).
Finalmente vengono aperti i cancelli per entrare nelle griglie di partenza e, con nostro grande stupore, ci ritroviamo nelle primissime file.
Dopo un’attesa di una ventina di minuti, che per noi cavalli scalpitanti, pronti a calvare nelle calli veneziani, sembravano essere eterni, finalmente udiamo lo sparo del direttore di gara che decreta l’inizio della nostra VENICE NIGHT TRAIL
Consci delle difficoltà che avremo trovato se fossimo stati risucchiati nella pancia del gruppone , partiamo a cannone, neanche fossimo nelle tappe del circuito LNG, per non rimanere imbottigliati nel “ponticello” che sarebbe stato da preludio alla prima vera asperità della giornata: il Ponte di Calatrava.
Dopo aver percorso il sestiere di Dorsoduro, ed affrontati i primi ponti con una leggiadria pari a quella dell’ippopotamo Gloria del film d’animazione Magadascar, siamo entrati poi in quello di Cannaregio, correndo lungo le fondamenta, le calli e i campi fino a S. Elena dove era allestito un punto ristoro.
Il fascino di Venezia by night è continuato lungo Riva dei Sette Martiri e, accolti da centinaia di turisti increduli di vedere un serpentone luminoso di lampade frontali, siamo arrivati al passaggio più atteso e spettacolare: quello in Piazza San Marco.
Il ponte dell’Accademia ci ha riportati dall’altra parte del Canal Grande, per arrivare fino alla Punta della Dogana e risalire le Zattere, lungo il Canale della Giudecca, fino giungere al traguardo a San Basilio dove, con grande incredulità, trovo l’ultratrailer Stefano Gregoretti che era arrivato qualche secondo prima di me: l’occasione era troppo ghiotta per non farsi un bel selfie ricordo di questo sabato sera alternativo.
Con passo claudicante causa “gambe de tola”, mi dirigo nel ben fornito ristoro per rifocillare lo stomaco che chiama aiuto e, conscio di aver fatto un’ottima performance, controllare la classifica: 192° posto su 1551 partecipanti!
Ora non mi resta che recuperare le energie e sciogliere gli indolenziti muscoli, per essere al top della forma nel dare il mio piccolo contributo ad un altrettanto spettacolare, sicuramente più sentita, grande gara che mi aspetterà lunedì 1 Maggio: Caminà per Ciosa e Marina.
Andrea Pocci Tiozzo Fasiolo
I Tempi dei Cavalli Marini alla VENICE NIGHT TRAIL
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