Forlì-Ravenna, l’importante sarà esserci
Oltre a Andrea di Giorgio unico italiano al Triplo Iron-Man che si è tenuto il 9 agosto a Lichfield in Inghilterra vicino a Birmingham. In una competizione massacrante, 11,4 Km a nuoto, 540 Km in bici e 126 Km a piedi, ha concluso al 6° posto dopo 48 ore, primo ed unico fra gli italiani in gara………….Si ci siamo anche noi………..leggete l’articolo.
Dal sito: http://www.forliravenna.com/
La corsa alle iscrizioni ha subito un’impennata a dimostrazione che l’evento ha toccato il cuore di molti e del grande appeal di cui godono le gare in linea.
Partire da un punto per arrivare ad un altro attraverso esperienze e imprevisti che, nell’arco di 30 chilometri non possono non accadere, significa tradurre in realtà l’idea romantica del viaggio, un viaggio che intrapreso a piedi si trasforma in avventura.
Partire dalla Piazza di Forlì per arrivare a quella di Ravenna ricalcando le strade percorse dalle prime stelle del podismo romagnolo e dalla gente comune che in migliaia si riversava gioiosamente sulle strade, spesso senza un adeguata preparazione, aggiungerà alle tante sensazioni dei partecipanti il gusto dell’impresa.
L’importante sarà esserci, nel senso di arrivare. Tutti gli arrivati, senza retorica, potranno considerarsi vincitori!
Questo non significa che non ci saranno premi, anzi anche tra le aziende si è scatenata una corsa ad offrire premi all’organizzazione.
Tutti, indistintamente, all’arrivo saranno cinti da una medaglia in ceramica la cui iconografia ricorderà una delle prime medaglie che rappresentava i due capoluoghi di Romagna con la caveja e con l’inconfondibile chioma del pino marittimo. Ai primi 100 arrivati invece I mulner – una delle più antiche osterie romagnole – offrirà una bottiglia di Sangiovese.
Tra i premi sarà riproposta una curiosa e anticampanilistica iniziativa che vedeva il Comune di Forlì premiare il primo ravennate e il Comune di Ravenna premiare il primo forlivese.
Novità curiosa sarà invece il premio al miglior look vintage che, trattandosi di abbigliamento, non poteva che essere offerto da Tagiuri, boutique storica presente a pochi passi dalla linea di partenza e di arrivo.
I traguardi volanti di Coccolia, prima donna e primo uomo, non potevano che essere offerti dalle aziende locali, nell’ordine, Molino Spadoni e De Angelis. Visto che la premiazione si svolgerà in teatro non poteva mancare un gentile e generoso omaggio della Fondazione Ravenna Manifestazioni che offrirà un abbonamento alla Stagione d’Opera e uno a quella di Danza.
Altre aziende ed esercizi commerciali offriranno premi che andranno ad incrementare il montepremi a sorteggio, caratteristica della manifestazioni targate Trail Romagna, un modo in più per premiare la semplice partecipazione. Tutto ciò si aggiungerà agli oltre 155 premi individuali ‘di merito’ (anche in denaro) e ai premi di società che saranno distribuiti ai gruppi che supereranno i 10 partecipanti.In assenza della lista definitiva dei partenti è prematuro azzardare pronostici su chi potrà tagliare da vincitore il traguardo di Piazza Garibaldi a Ravenna. Al momento tra gli atleti più accreditati e rappresentativi spiccano il cesenate Roberto Corbara fondista di ottimo livello, tornato di recente protagonista dopo un lungo periodo di appannamento, Rossano Altini, medico chirurgo ravennate che dopo una lunga militanza sulle medie distanze (nel 2007 si è laureato campione del mondo master M45 sui 10000 col tempo di 32’17” e ha siglato un eccellente 1:09:27 sulla mezza maratona) debutta sulla distanza dei 30 Km, la modiglianese Silvia Savorana, vincitrice della Maratona di Ravenna nel 2008, la forlivese Anna Spagnoli, solo da poco approdata alla corsa ma già capace di imporsi in classiche come la Rimini-San Marino. Fra i tantissimi corridori locali è doveroso segnalare Alan Severi, maratoneta di Sant’Agata sul Santerno, i gemelli Gianluca e Lamberto Legumi dal luminoso recente passato, il forlivese Giorgio Ceccarelli, un folto stuolo di combattivi fondisti ravennati come Gianluca Dominici, Mauro Crimaldi, Osman Abdullahi, Marco Collinelli, Lino Vannella, Alessandra Zampighi e tanti altri che sicuramente si faranno onore.
In realtà di ogni singolo atleta partecipante varrebbe la pena tracciare un profilo, analizzare le motivazioni che lo spingono ad essere al via, sia egli un corridore di rango aspirante alle prime posizioni o un podista dalle ambizioni più contenute, abbia alle spalle una lunga carriera o sia un neofita della corsa. Ciascuno di essi racconterebbe una storia interessante. C’è chi ha scritto pagine gloriose della Forlì-Ravenna che fu come Maria Ianno e Monica Casadio, rispettivamente vittoriose in tre ed una edizione, che disputeranno la gara a staffetta od Angela Zauli, vincitrice nel 1989 e al via anche quest’anno. C’è Giovanni Sirotti, inossidabile maratoneta cervese, alla bella età di 75 anni ancora sulla breccia. Ci sono i fratelli Domenico e Sonia Piccinini, specialista nella lotta grecoromana di valore internazionale oltreche cinque volte campione italiano il primo e promettentissima mezzofondista nell’infanzia la seconda, che gareggeranno per onorare la memoria del padre Giuseppe, scomparso pochi mesi fa, vincitore fra l’altro della propria categoria nella prima edizione della Forlì-Ravenna. Ci sono maratoneti giramondo come Mauro Molineris, che ha calcato le strade di New York, Boston, Chicago, Londra, Berlino. C’è Andrea Di Giorgio, uomo d’acciaio capace di percorrere 230 Km. in tappa unica sulle nevi del Minnesota alla non confortevolissima temperatura di trenta gradi sotto zero oppure di completare il triplo ironman, ovvero percorrere senza soluzione di continuità 11,4 Km. a nuoto, 540 Km in bicicletta e 126 a piedi. Per lui evidentemente la Forlì-Ravenna sarà poco meno che un brevissimo sprint…. C’è la famiglia Marchetti: storia deamicisiana questa. Nel 1990 Andrea Marchetti corse la Forlì-Ravenna. accompagnato in bicicletta dalla compagna Antonella che portava in grembo il nascituro figlio Matteo. Vent’anni dopo Matteo percorrerà l’intero tracciato, i genitori Andrea ed Antonella lo scorteranno alternandosi a staffetta al suo fianco. C’è una numerosa rappresentanza di podisti di Sottomarina di Chioggia dove ben ventimila persone rispondono al cognome di Boscolo, quattro dei quali, solo omonimi e non parenti, si presenteranno alla partenza. Si è iscritto anche il direttore del coro di Piacenza Corrado Casati a Ravenna per Il trovatore ‘rinnovato’ di Cristina Mazzavillani Muti che pochi giorni dopo la gara inaugurerà la stagione d’opera del Teatro Alighieri. C’è chi gareggerà per la prima volta, catturato dal fascino della grande classica. C’è chi aveva smesso di correre e proprio per l’occasione ha ripreso ad allenarsi.
Ci sono queste e tante altre storie nella Forlì-Ravenna. Cosa le accomuna? La passione inestinguibile per la corsa di chi le ha scritte.