berlin2009

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Siamo appena tornati da un’esperienza davvero unica: la maratona di Berlino. Partiti con qualche dubbio riguardo la preparazione fatta durante l’estate (il caldo ha spesso condizionato i ritmi dei nostri allenamenti ) ma fiduciosi che comunque i sacrifici fatti alla fine avrebbero in qualche modo pagato, sia io che Salvatore speravamo che il percorso ( che a detta di tutti risulta essere il più veloce al mondo ) ci avrebbe permesso di migliorare, anche di poco, i nostri personali nella maratona. Superato qualche contrattempo riguardante l’alimentazione pre-gara (non ci è stato facile trovare anche un semplice piatto di pastasciutta viste le abitudini alimentari degli amici tedeschi) , siamo partiti in una mattinata fin troppo soleggiata (il caldo alla fine ha condizionato leggermente entrambe le nostre prestazioni) fortunatamente davanti ad un fiume di persone( la maratona contava quest’anno circa 40.900 iscritti ).Salvatore l’ho perso di vista prima di entrare in griglia, visto che ha voluto fare riscaldamento fino all’ultimo minuto. Pronti, partenza, via: gente da tutte le parti che correva a ritmi incredibili (all’inizio siamo tutti campioni) ma che con il passare dei Km andava via via assestandosi. Circa tra il 3° e il 4° Km. il dramma: il mio fedele GPS aveva perso anche l’ultimo satellite e cominciava a dare i numeri nel vero senso della parola. A quel punto ho cominciato a chiedere a tutti i concorrenti italiani (riconoscibili dalle magliette di società) i vari obbiettivi di tempo, sperando di trovare qualcuno al quale aggregarmi. Il più lento a disposizione tentava le 2h e 48′ , e così ho deciso di continuare con lui. Ottima prestazione fino al 35° ( 2.19’56” ), dopodiché  il caldo ha cominciato a farsi sentire. Da lì all’arrivo sono riuscito a gestire la situazione continuando a ripetermi che comunque avrei potuto chiudere con un tempo di tutto rispetto. Alla fine della mia fatica il real time segnava 02.50′.13” (484° assoluto), mentre quello di Salvatore 02.39′.34” (190° assoluto, 13° tra tutti gli italiani in gara) .

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Degna di menzione l’organizzazione assolutamente perfetta (solo i tedeschi riescono in certe cose) capace di gestire una infinità di gente come quella che ha partecipato all’evento.

Non posso dimenticare la gente che ininterrottamente ci ha incitato per tutti i 42.195 mt.del percorso ( non c’era un solo metro senza pubblico) e l’arrivo dove ci ha accolto una folla festante degna di un’impresa.Per premiarci, la domenica sera abbiamo festeggiato a wùrstel, patatine fritte e birra a fiumi

R.Renzo

Tutto sulla Berlin Marathon:

http://www.scc-events.com/events/berlin_marathon/2009/